Alessandro Orsini contro il governo guidato da Giorgia Meloni e dalle altre anime del centrodestra. L'ultimo “episodio” di questa telenovela va in scena direttamente sui social e, più precisamente, su X, l’ex Twitter. Il professore, questa mattina, scrive un lungo post nel quale esprime tutte le sue critiche, tanto legittime quanto aspre, nei confronti dell’esecutivo. A finire nel mirino metaforico e linguistico dello studioso sono tre personalità della maggioranza. In primis Giorgia Meloni, l’attuale presidente del consiglio italiano. In secondo luogo, Guido Crosetto, ministro della Difesa, e per ultimo il ministro dell'università e della ricerca Anna Maria Bernini.
Il primo messaggio è rivolto a tutti e tre i componenti di primo piano del governo. “Contro il ministro dell'Università e il ministro della Difesa. Non ho nessuna paura. Io sono un oppositore politico di Giorgia Meloni per le sue politiche in Palestina”, esordisce nel suo post pubblicato sui social. I suoi attacchi futuri, dice il professore, saranno “sempre più feroci”. Il motivo, stando al suo ragionamento, è presto detto: “Saranno via via più feroci, a mano a mano che aumentano i bambini palestinesi massacrati da Netanyahu”. Una posizione molto dura contro il governo che coinvolge, in particolare, il ministro dell’università. “Nella mia ultima intervista – aggiunge spiego le ragioni per cui gioisco ogni volta che Bernini viene contestata - ragioni che sono esposte compiutamente nel mio libro "Gaza-Meloni" - ed esprimo l'augurio che queste contestazioni contro Bernini non abbiano mai fine, ogni volta che mette piede in qualsiasi università in Italia”.
Il riferimento è agli ultimi episodi di cronaca che hanno visto la Bernini contestata da diversi studenti di diverse università italiane e non solo. Insomma, stando alle parole del professore, queste contestazioni non dovrebbero finire perché rappresentano una normale dialettica democratica tra governo e oppositori. Poi, su Crosetto, conclude: “Non fidatevi di ciò che Crosetto dice sulla disinformazione”.
Non manca una precisazione sul ministro della Difesa. Poche righe che dimostrano come le critiche del professore non toccano mai il piano personale ma solo quello politico dei suoi "avversari". "Sul piano personale, Guido Crosetto, come uomo, merita soltanto un grandissimo rispetto. Guido Crosetto è una persona di grandissima onestà e di specchiata moralità. È un uomo che ha sempre dimostrato grande fedeltà e lealtà alla Repubblica italiana e alle sue istituzioni. Crosetto ha sempre condannato e lottato contro tutte le "manifestazioni" di neofascismo all'interno di Fratelli d'Italia", premette Orsini mostrando rispetto nei confronti dell'operato di Crosetto. Le critiche sono prettamente politiche e riguardano due visioni diverse di politica internazionale: "Il mio problema con Crosetto è puramente politico ed è radicato nella struttura delle relazioni internazionali emersa dopo la Seconda guerra mondiale. La mia idea è che l'Italia debba sganciarsi dalle politiche belliche degli Stati Uniti, prendendo coscienza del passaggio dal mondo unipolare a quello multipolare. L'idea di Crosetto, invece, è che l'Italia debba essere completamente sottomessa alle richieste della Casa Bianca"

