Intesa sul "green deal" Ue: -90% delle emissioni al 2040 con flessibilità

Scritto il 05/11/2025
da Massimo Balsamo

Soddisfatto il ministro Pichetto Fratin: "Si tratta di un buon compromesso, riconosciute le nostre istanze"

I ministri dell’Ambiente dell’Ue hanno approvato a maggioranza qualificata un accordo per ridurre del 90% le emissioni entro il 2040. L’intesa, raggiunta dopo oltre 24 ore di trattative, introduce alcune misure di flessibilità per rendere più graduale il percorso di riduzione. In base al testo concordato, gli Stati membri potranno contabilizzare fino al 5% di crediti di carbonio internazionali extra Ue nel bilancio delle emissioni e acquistare un ulteriore 5% di crediti esteri per sostenere i propri sforzi nazionali. È inoltre prevista una revisione biennale, che sarà effettuata dalla Commissione europea nell’ambito della valutazione della legge sul clima.

L’accordo non ha ottenuto l’unanimità: Slovacchia, Ungheria e Polonia hanno votato contro, mentre Belgio e Bulgaria si sarebbero astenute. Secondo la presidenza danese, il compromesso è stato approvato da 21 Paesi, rappresentanti dell’81,9% della popolazione dell’Ue. L’Italia ha espresso parere favorevole, definendo il testo finale un equilibrio soddisfacente.

Commentando l’intesa, il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin s'è detto soddisfatto. Sul target climatico al 2040 "si è raggiunto un buon accordo, si tratta di un buon compromesso", il suo primo commento. Il ministro ha aggiunto che il risultato "ha riconosciuto che le istanze che portavamo avanti come Italia insieme ad altri Paesi erano rilevanti, importanti ed equilibrate", citando tra gli elementi positivi il rinvio di un anno dell’attuazione del sistema Ets, il riconoscimento dei biocarburanti e l’aumento al 5% dei crediti di carbonio internazionali, con un ulteriore 5% di "crediti domestici".

Anche il commissario europeo al Clima Wopke Hoekstra ha espresso soddisfazione per l’intesa. In conferenza stampa, ha definito "ottimi" sia l’accordo sul target al 2040 sia quello sull’aggiornamento del contributo nazionale determinato (Ndc) al 2035. "Questa è un'Unione in cui servono 27 Stati membri per ballare il tango ma siamo comunque riusciti a raggiungere un accordo", ha dichiarato, sottolineando che "come sempre in politica la strada non è mai perfettamente lineare". Hoekstra ha evidenziato l'"unità" mostrata dagli Stati membri e ha aggiunto che l’Ue dispone ora di "un mandato eccezionalmente forte che ci consente anche di chiedere di più agli altri", in vista dei negoziati internazionali della Cop30, in programma a Belém, in Brasile.