Cerasuolo, l'ex uomo-ombra sale sul palcoscenico mondiale

Scritto il 31/07/2025
da Sergio Arcobelli

Erano attese le vittorie di Ceccon e Martinenghi, ma sul podio più alto ci va Simone: "Non vedo l'ora di festeggiare a casa"

Rana doc Cerasuolo: dal famoso vino abruzzese alla specialità d'oro. Simone Cerasuolo stappa la storia con una gara strepitosa nei 50 metri e spezza l'incantesimo dell'Italnuoto a Singapore. È un successo fresco e intenso, proprio come un buon Cerasuolo d'Abruzzo. Ed è impossibile non brindare per questo 22enne romagnolo che regala il primo trionfo iridato all'Italia sulla distanza: Scozzoli e Martinenghi si erano fermati all'argento, Fioravanti al bronzo, Simone invece è d'oro.

Quando tutti si aspettavano le vittorie di Ceccon o dello stesso Martinenghi, gli eroi di Parigi, è stato invece chi un anno fa era rimasto a casa i 50 rana non erano nel programma, ma ai Giochi di Los Angeles lo saranno a far suonare l'inno di Mameli. Abituato a stare all'ombra degli altri, per la prima volta il palcoscenico è tutto del poliziotto imolese allenato da Cesare Casella. «Ma io sto bene senza i riflettori puntati addosso. Anzi, non vedo l'ora di tornare a casa e festeggiare con la mia famiglia (mamma Marinella, chef e papà Angelo, maresciallo, ndr), mio fratello (Giuseppe) e la mia fidanzata (Maria Chiara). Avrei voluto vedere le loro facce». Simone Cerasuolo è fatto così: si smarca dalle attenzioni. E forse sta anche qui il segreto del suo titolo mondiale nei 50 rana. L'azzurro in 26'54 ha sconfitto i favoriti della vigilia: il russo sotto bandiera neutrale Kirill Prigoda, secondo in 26'62, e soprattutto il cinese Qin Haiyang, 26'67, già oro nei 100 davanti a Martinenghi.

Ma com'è nato questo primo, storico, trionfo mondiale della rana italiana nei 50? Risponde: «Nasce dalla grande passione. Ho sempre pensato che l'unica strada percorribile fosse quella di lavorare con grande umiltà e in maniera costante. È diventata quasi una malattia, la mia. Se lavori bene, prima o poi la tua occasione arriva. Gli uomini forti si vedono nel momento del bisogno. Ora mi sembra di vivere in un film». Cerasuolo è allenato anche dall'idolo Fabio Scozzoli: «Mi ha scritto prima della finale e mi ha detto che sarebbe andata bene. Aveva ragione».

Da buon imolese Cerasuolo è appassionato di Formula 1, ma è anche un fan di Allegri nonché tifosissimo bianconero. Al punto tale da rispondere così alla domanda su cosa sceglierebbe tra un bronzo ai prossimi Giochi e una vittoria della Champions della Juventus: «La Champions senza dubbio. La Juve viene prima di tutto».

Oltre al primo oro per l'Italia c'è stato anche il primo titolo per gli uomini statunitensi. Luca Urlando, californiano di papà e nonno di Padova, ha vinto i 200 farfalla riportando l'oro negli Usa dopo il Phelps del 2011. C'è pure il record mondiale nei 200 misti (in semifinale) del francese Marchand, che in 1'52'69 ha polverizzato l'1'54'00 di Lochte.