Il piano Usa-Kiev rivisto in 19 punti. Slitta l'ultimatum Mosca contro l'Ue

Scritto il 25/11/2025
da Valeria Robecco

Fuori dalla proposta i temi più sensibili. Il Cremlino: "Europa non costruttiva"

I negoziati sul piano di pace per l'Ucraina procedono, e Donald Trump sembra pronto a posticipare di una settimana la scadenza precedentemente fissata per giovedì 27 novembre (la festa del Ringraziamento negli Usa). A rivelarlo è l'Economist, ma anche per il segretario di stato Marco Rubio l'ultimatum è fluido, e stando a quanto riferisce Washington, gli ucraini ritengono che l'attuale bozza in discussione "rifletta i loro interessi di sicurezza nazionale". Il presidente americano si mostra ottimista: "Qualcosa di buono potrebbe accadere", sostiene su Truth dopo i colloqui di Ginevra.

Stati Uniti e Ucraina hanno redatto un nuovo piano di pace di 19 punti, lasciando che gli elementi "politicamente più sensibili" siano decisi dai leader dei due Paesi, come spiega il viceministro degli Esteri di Kiev Sergiy Kyslytsya, precisando che l'incontro in Svizzera è stato uno sforzo "intenso" ma "produttivo", e ha portato a una bozza di documento "completamente rivisto". Il nuovo testo, rivela, ha "poco in comune" con l'iniziale piano in 28 punti, e "sono rimasti pochissimi elementi della versione originale". Dopo aver portato il documento nelle rispettive capitali, l'amministrazione Trump contatterà poi Mosca per cercare di far avanzare i colloqui. Vladimir Putin continua a fare riferimento al piano americano così come presentato ai russi, che a suo parere può "costituire la base per una risoluzione pacifica definitiva". Le proposte di Washington, afferma durante una conversazione telefonica con l'omologo turco Recep Tayyip Erdogan, "seguono la linea delle discussioni nel vertice Trump-Putin in Alaska" a Ferragosto. E la presidenza russa precisa che "è stato nuovamente confermato il loro interesse per una soluzione politico-diplomatica della crisi ucraina". Il Cremlino ritiene che gli Usa li contatteranno per un incontro "faccia a faccia e per cominciare le discussioni" sul piano Trump: "Sappiamo che ci sono segnali a questo proposito, ma nessun accordo specifico è stato raggiunto perché non abbiamo ancora ricevuto una proposta concreta su chi intende venire a Mosca e quando", spiega Yuri Ushakov, consigliere presidenziale per la politica estera. Per Volodymyr Zelensky, però, "Putin vuole solo il riconoscimento giuridico di ciò che ha rubato, violando il principio di integrità territoriale e sovranità. Questo è il problema principale".

Nel frattempo, i leader dell'Unione europea promettono una posizione unita e coordinata a sostegno di Kiev. La riunione a margine del vertice Ue-Ua in Angola è stata l'occasione per fare il punto sul dossier dopo i colloqui di Ginevra. Come riferiscono fonti di Palazzo Chigi, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, tra l'altro, ha evidenziato l'apertura di Trump a un confronto con i partner sulla proposta dall'amministrazione americana. La premier, spiegano le stesse fonti, ha inoltre ribadito l'impegno dell'Italia per costruire un percorso concreto verso una pace giusta in Ucraina. E domani, a quanto si apprende da fonti europee, si terrà un Consiglio Affari Esteri straordinario sul tema, un incontro organizzato su iniziativa dell'Alto Rappresentante Ue Kaja Kallas che si terrà in videoconferenza.

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz promette il sostegno incessante della Germania, oltre a sostenere il diritto di Kiev a difendersi in futuro. "Gli interessi ucraini sono anche interessi europei e vogliamo lavorare insieme per salvaguardarli a lungo termine - assicura - Ciò significa che l'Ucraina non deve essere costretta a fare concessioni territoriali unilaterali". Mentre il premier britannico Keir Starmer ritiene che i colloqui stiano procedendo nella giusta direzione, ma c'è ancora molto lavoro da fare: "Comunque siamo tutti pronti a impegnarci al massimo, si spera, per arrivare al risultato giusto". Per il primo ministro estone Kristen Michal, tuttavia, mentre Kiev è impegnata per una pace "giusta e duratura", gli "obiettivi imperiali" di Putin rimangono invariati e gli alleati "devono aumentare la pressione" su Mosca.