Istituire una forza internazionale con mandato almeno biennale per garantire sicurezza a Gaza fino alla fine del 2027. È questa la proposta che gli Stati Uniti hanno presentato a diversi membri del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Secondo un documento ottenuto da Axios, l'International Security Force opererebbe sotto un "comando unificato" approvato dal Board of Peace presieduto da Donald Trump, con compiti che includono il controllo dei confini con Israele ed Egitto, la protezione dei civili, il coordinamento degli aiuti umanitari, l'addestramento di una nuova polizia palestinese. La missione - un elemento chiave del piano in 20 punti del presidente americano per la fine a lungo termine della guerra - dovrebbe poi "stabilizzare il contesto di sicurezza a Gaza garantendo il processo di smilitarizzazione della Striscia, inclusa la distruzione e l'impedimento della ricostruzione delle infrastrutture militari, terroristiche e offensive, nonché la dismissione permanente delle armi dei gruppi armati non statali". Ciò suggerisce che il mandato includa il disarmo di Hamas, se il gruppo non lo farà volontariamente. Inoltre, la forza dovrebbe accompagnare il graduale ritiro israeliano e le riforme dell'Autorità Palestinese in vista del futuro trasferimento di poteri.
Un funzionario americano ha riferito al sito che la bozza di risoluzione costituirà la base per i negoziati dei prossimi giorni tra i Quindici alle Nazioni Unite, con l'obiettivo di votare per la sua istituzione nelle settimane a venire e dispiegare le prime truppe a Gaza entro gennaio. La forza di sicurezza internazionale, ha spiegato ancora il funzionario, sarà una "forza di controllo e non una forza di mantenimento della pace". Paesi come Indonesia, Egitto, Azerbaigian e Turchia hanno già espresso la loro disponibilità a inviare truppe. Stando alle fonti di Axios, la risoluzione darebbe agli Stati Uniti e ai Paesi partecipanti un ampio mandato per governare e offrire sicurezza nella Striscia fino alla fine del 2027, con possibilità di allungare il mandato.
Nel testo inoltrato ai membri del Consiglio di Sicurezza Onu si chiede di concedere al Board of Peace i poteri di "un'amministrazione di governo transitoria con personalità giuridica internazionale che definirà il quadro e coordinerà i finanziamenti per la riqualificazione di Gaza in conformità con il Piano globale, finché l'Autorità Palestinese non avrà completato in modo soddisfacente il suo programma di riforme". Secondo una fonte di Haaretz, la proposta risponde a molte delle richieste di Israele ed è stata concordata in anticipo con quest'ultimo.

