Dopo la prima, vera, ondata di aria fredda di origine artica giunta in Italia con temperature che in molti casi sono scesi anche sotto lo zero e la neve che ha fatto la sua comparsa anche in pianura al Nord, si guarda con interesse quali sono gli attuali e futuri movimenti atmosferici invernali. Tutto parte dal vortice polare, l'enorme "trottola gelida" invernale che staziona sopra il Polo Nord. Ebbene, in questo periodo questo vortice è particolarmente debole e disturbato con potenziali riflessi anche sul tempo di casa nostra.
Cosa sta succedendo
"La grande corrente di venti che ruota sopra il Polo Nord in stratosfera durante l'inverno, è oggi ai minimi storici per essere al 25 novembre. I valori del vento a 10 hPa (31mila metri, ndr) sono scesi fino a 0,3 m/s, il livello più basso mai osservato negli ultimi 45 anni: significa che il vortice sta ruotando più lentamente per questo periodo dell'anno", spiegano gli esperti di 3BMeteo. Per l'inverno che inizierà tra pochi giorni (quello meteorologico il 1°dicembre, l'astronomico il 21 dicembre) è una buona notizia perché significa che possono verificarsi ondate di aria fredda verso Sud, dunque fin nel cuore dell'Europa e potenzialmente sul Mediterraneo.
Gli amanti di questa stagione, però, devono sapere che non sempre un vortice polare debole e disturbato fa arrivare il freddo fin alle basse latitudini. "Dipende dal tipo di disturbo, in questo momento non sta influenzando gli strati dove si forma il nostro tempo, quindi il freddo non viene liberato".
Le proiezioni per il Mediterraneo
Per il momento, dunque, non se ne parla: un vortice polare debole così precocemente non ha implicazioni dirette sulla circolazione atmosferica europea ma ciò non significa che non possa avvenire nel prossimo futuro. Per esempio, è adesso il Nord America a essere soggetto a eventuali irruzioni gelide con nevicate e un clima decisamente rigido con temperature in molti casi svariatamente al di sotto dello zero. "La sola debolezza del vortice non basta per portare il freddo in Europa, conta come si è indebolito; in questo caso, l'energia atmosferica è stata in gran parte riflessa verso il basso, impedendo al segnale di scendere. Questo tipo di dinamica spesso porta a un rafforzamento del vortice nelle settimane successive", concludono gli esperti.
Insomma, per il momento sembrano scongiurate altre ondate gelide come quella appena conclusa: anche se la circolazione atmosferica sull'Italia resta fredda, non sono al momento previste dai modelli matematici irruzioni d'aria fredda artiche ma l'inverno deve ancora iniziare e, per quel che si è visto, l'anticiclone al momento non ne vuole sapere di tornare a proteggere il Mediterraneo ma anche nei prossimi giorni un vortice ciclonico si isolerà sui nostri mari riportando piogge e nevicate in montagna. E poi, non dimentichiamoci che il gelo spesso arriva da Est, dalla Russia attraverso i Balcani. Le strade per il freddo, quello vero, sono dunque molteplici.

