Dopo i selfie posati dal suo attico a City Life, arrivano le foto senza ritocco dei giornalisti e videomaker che l'hanno ripresa tra i marmi del tribunale.
Chiara Ferragni ieri si è presentata in aula a Milano per la nota vicenda del Pandoro-gate. D'ora in avanti, non manderà avanti solo i suoi legali, gli avvocati Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, ma sembra invece che sia intenzionata a partecipare a tutte le udienze del procedimento che la vede coinvolta per truffa aggravata per i pandoro Pink Christmas venduti a 9 euro invece che a 3, con il prezzo maggiorato giustificato dalla (presunta) beneficenza.
Non è chiaro, ma poco importa, se sia una scelta casuale, quella di partecipare come una imputata qualunque, conscia di avere commesso almeno qualche leggerezza comunicativa, o strategicamente rivolta a ricostruire la base di seguaci che l'avevano abbandonata dopo che la vicenda era esplosa, a dicembre 2023. "È una fase molto delicata della mia vita e quindi comprenderete se decido di non rilasciare altre dichiarazioni. Andiamo avanti", le poche parole della 38enne, tailleur scuro e camicia bianca, tacchi a spillo ai piedi, all'uscita dall'aula di fronte a una marea di cronisti.
Ferragni ieri ha accettato formalmente il ritiro della querela di due consumatori che si ritenevano truffati: la ormai famosa Adriana, una 76enne di Avellino, risarcita con 500 euro per dei pandoro comprati a prezzo maggiorato, e di Adicu. Resterà al giudice Ilio Mannucci Pacini, che fino a poco tempo fa presiedeva la corte d'Assise, ora alla terza penale, decidere, a fine novembre, sulla richiesta di parte civile della Casa dei consumatori. Come ha fatto notare lo staff della Ferragni, l'associazione si è costituita dopo il Pandoro-gate, cioè a marzo 2024.
Per risolvere la questione in via extra giudiziale, chiedeva la promozione sui social da parte della influencer da milioni di follower, di un'app a tutela dei consumatori. "Non un progetto privato ma del ministero", hanno spiegato i legali Miriam e Aniello Chianese. Ma Ferragni ha rifiutato la proposta risarcitoria e ne ha chiesto l'esclusione da parte civile.
All'imprenditrice, che ha già risarcito oltre 3 milioni di euro, vengono contestate le operazioni "Pandoro Balocco Pink Christmas", del Natale 2022, e "Uova di Pasqua Chiara Ferragni - sosteniamo i Bambini delle Fate", nei periodi di Pasqua 2021 e 2022. Due campagne grazie alle quali, secondo il pm Eugenio Fusco, avrebbe ottenuto un ingiusto profitto di circa 2,2 milioni di euro, oltre che benefici non calcolabili "dal ritorno di immagine". Rispondono insieme a lei il suo ex braccio destro Fabio Maria Damato e il presidente del Cda di Cerealitalia, Francesco Cannillo.

