Donald Trump detenuto e crocifisso. Nel centro di Basilea, nei pressi di una zona pedonale, è stata collocata una scultura che raffigura il presidente americano con una tuta arancione, legato a una croce bianca che richiama sia un tavolo per l’iniezione letale sia la crocifissione di un santo. L’opera – intitolata “Saint or Sinner”, ossia “Santo o peccatore” – porta la firma dell’artista britannico Mason Storm e ha sollevato un polverone.
L’installazione è stata presentata dalla galleria Gleis 4, con sede a Zugo. Inizialmente la galleria aveva previsto di esporre la scultura presso la stazione ferroviaria FFS di Basilea, ma ha poi deciso di modificare la location per ragioni di sicurezza e per evitare possibili problemi legati all’affluenza del pubblico. La nuova collocazione è stata individuata nello spazio espositivo Basler Kunstmeile, situato nel cuore della città. L’opera sarà accessibile al pubblico a partire da sabato e rimarrà esposta per due settimane.
Sul web il dibattito è incandescente. I seguaci di Trump hanno stroncato l’installazione, ma anche molti cittadini svizzeri la considerano eccessiva. Intervistati da “20 Minuten”, diversi residenti hanno affermato che l’opera “va troppo oltre”. Questo il commento di Melanie, 20 anni: “Sono cristiana e questa opera mi ferisce”. Molti hanno rimarcato che il simbolismo religioso della scultura rappresenta un’inutile provocazione.
"Ci aspettavamo una risposta, ma non ci aspettavamo un tale interesse", ha scritto la galleria su Instagram. Lo stesso Trump, lo scorso 13 ottobre, ai microfoni dei giornalisti a bordo dell’Air Force One, aveva affermato: “Non sono sicuro di poter entrare in paradiso”. E ancora: "Se riesco a salvare 7.000 persone a settimana dall'essere uccise, penso che sia un bel risultato... Voglio provare ad andare in paradiso, se possibile. Sto facendo un po' il furbo. Davvero, no. Credo di non essere destinato al paradiso. Potrei essere in paradiso proprio ora, mentre voliamo sull'Air Force One. Non sono sicuro di riuscire ad andare in paradiso, ma ho reso la vita molto migliore a molte persone”.