Niente da fare per Jasmine Paolini. L'azzurra è stata sconfitta dall'americana Coco Gauff 6-3, 6-2 e non sarà nelle semifinali in singolare delle WTA Finals. Jasmine cercherà di rifarsi nel doppio insieme a Sara Errani (alle ore 13 italiane di oggi) contro Kudermetova/Mertens (n.4 del seeding). A Torino, nel frattempo, Jannik Sinner ha voluto giocare d'anticipo come quando è in campo, arrivando lunedì sera nel capoluogo piemontese, dove dal 9 al 16 novembre andrà in scena il Master di fine anno. Ai microfoni di Sky Sport, Sinner ha voluto ribadire un concetto legato alla sua italianità, dopo le polemiche legate alla propria indisponibilità in Coppa Davis: "Sono orgoglioso di essere italiano, molto felice di essere nato qui e non in Austria o da un'altra parte. Questo Paese si merita molto di più di quello che sto facendo. Abbiamo mentalità differenti tra i vari territori, ma questo è un punto di forza e per questo dobbiamo unirci per essere competitivi".
Unità di intenti come nel centro Oncologico di Candiolo, con la visita del pusterese (nella foto) nella promozione insieme a Intesa San Paolo del progetto "Un ace per la ricerca", volto a raccogliere fondi per nuovi macchinari grazie a ogni ace messo a segno dai protagonisti delle ATP Finals. "Siamo seduti qua e voi (rivolto ai ricercatori e medici dell'Istituto di Candiano) fate la differenza, voi che riuscite a dare una vita o a risolvere dei problemi che sembrano impossibili. Noi giochiamo solo a tennis", ha sottolineato.
E sulla questione Davis: "A fine stagione una settimana è davvero tanto, per noi atleti. Se hai una settimana in più di preparazione, risulta importantissima, soprattutto per l'inizio della stagione ma anche a lungo termine e per la prevenzione degli infortuni. Quindi per me quest'anno non c'è stato un minimo dubbio che questa sia stata la scelta giusta. La cosa che a me personalmente non piace è che abbiamo una squadra incredibile anche senza di me e non ne parla nessuno. La possibilità di vincere è alta anche così".