"La delibera sulla vendita di San Siro viola i diritti dei consiglieri"

Scritto il 05/11/2025
da Redazione

Fedrighini (Gruppo Misto) presenta ricorso: "Ci è stato impedito di svolgere la nostra funzione"

Il consigliere comunale del Gruppo Misto Enrico Fedrighini ha presentatato ieri ricorso finalizzato all'annullamento della Delibera del Consiglio comunale n. 71 del 29/9/2025 e di tutti gli atti connessi, sulla vendita dello stadio di San Siro. Nello specifico il ricorso riguarda "la lesione delle prerogative dei consiglieri comunali tutelate dalla legge e dai regolamenti di funzionamento dell'attività consiliare". Le contestazioni riguardano due aspetti fra loro collegati: la mancata convocazione di alcune commissioni consigliari, fra cui anche quella presieduta da Fedrighini, che non avevano ancora completato il lavoro istruttorio necessario per esaminare compiutamente la proposta di delibera e quindi la conseguente trasmissione in Consiglio della proposta di delibera nonostante il mancato completamento del lavoro istruttorio. E l'eliminazione di 214 emendamenti presentati e regolarmente ammessi alla discussione durante la successiva seduta del consiglio comunale del 29 settembre, dopo la trattazione di 18 emendamenti attraverso un "espediente lesivo dei diritti dei consiglieri. In pratica l'approvazione di un subemendamento - si legge nle testo del ricroso - che ha interamente modificato il dispositivo della delibera, portando la presidenza del consiglio a dichiarare decaduti tutti i 214 emendamenti".

In sostanza il ricoorso punta a mettere in luce come sia stata compressa in pochissimi giorni l' attività istruttoria delle Commissioni, trasmettendo al Consiglio una delibera il cui esame non era ancora concluso in diverse competenti commissioni" e che ha portatao al via libera alla vendita dello stadio alle squadre. La fretta era dovuta alla spada di Damocel del vincolo sul secondo anello che sarebbe dovuto scattare il 10 novembre, ma che è stato dribblato dalla vendita del Meazza.

Il ricorso presentata ieri dall'avvocato Stefano Nespor "riguarda, a prescindere dai contenuti della delibera, il ruolo dell'istituzione consiliare e dei consiglieri provocando una lesione dei loro dirittiche significa cancellare la funzione Consiglio comunale e dei suoi componenti".