Un tempismo strabiliante. Nel giorno in cui lo stadio di San Siro passa di proprietà, con la firma - proprio stamattina - del rogito che prevede la vendita dello stadio e delle aree limitrofe da parte del Comune di Milano a Inter e Milan, arriva la notizia che la procura di Milano sta indagando sulla compravendita con l'ipotesi di turbativa d'asta. La firma del rogito fa seguito alla delibera di vendita approvata dal Consiglio comunale lo scorso 29 settembre: il prezzo di vendita di stadio e aree è di 197 milioni di euro. Nell'ambito dell'inchiesta, in cui si indaga se è stata "violata la concorrenza", è stato sentito dai pm Paolo Filippini, Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi il promoter Claudio Trotta, fondatore di Barley Arts, e tra i promotori del comitato Sì Meazza.
La lettera di Trotta
L'inchiesta si baserebbe, da quanto è trapelato finora, non quindi sulle tempistiche del vincolo del secondo anello, che scatterebbe dal 10 novembre, ma sul bando per la compravendita l'area dello stadio. Ovvero l'avviso pubblico per la raccolta di manifestazioni d'interesse relative al "Compendio Immobiliare della Grande Funzione Urbana (GFU) San Sirò, pubblicato dal comune di Milano con scadenza 30 aprile. Trotta all'epoca aveva detto ai giornali, con una lettera aperta, che insieme ad altri operatori dello spettacolo dal vivo avrebbe voluto fare una offerta per lo stadio ma che era stato impossibile partecipare al bando del Comune per le tempistiche troppo strette e anche perché prevedeva una "operazione immobiliare" nell'area. "Non si parla - era la posizione di Trotta - di valorizzare un bene pubblico iconico, ma di una operazione immobiliare".
La nota dei club sulla vendita
"La realizzazione del nuovo stadio e dell'intervento di rigenerazione urbana per l'area di San Siro rappresentano un nuovo capitolo per la città di Milano e per entrambi i Club". Inter e Milan commentano così la firma dell'atto per l'acquisto del Meazza. "Questo importante traguardo - aggiungono le due società in una nota congiunta - riflette le ambizioni condivise da Milan e Inter e dalle rispettive proprietà, RedBird e fondi gestiti da Oaktree, per un successo sportivo a lungo termine e per un investimento che permetterà di creare valore a supporto della crescita sostenibile di entrambe le società".